Qualche metro di asfalto, la sostituzione di una maniglia? Ciò che serve davvero sarebbe un progetto nuovo su cui ragionare, un’opera da costruire. Francesco Pingitore del Patto Belluno Dolomiti non crede ai suoi occhi quando legge le notizie che emana il Comune. «Dunque, dopo solo sette anni ironizza il consigliere – stiamo incominciando a vedere quella che dovrebbe essere la normalità di un Comune che funziona. Leggo di asfaltature di alcune strade e di marciapiedi. Scorro comunicati stampa, da un po’ di settimane, emanati dalla giunta: asfalti nuovi e tirati come un biliardo. Le scuole pronte e sicure: si badi bene, si tratta della sostituzione di qualche maniglia, di alcune tapparelle e la rifinitura di qualche bagno», afferma Pingitore. «L’amministrazione ci viene a riferire che sta facendo la normale amministrazione prosegue piccato il consigliere -. Come dire che noi paghiamo lautamente un sindaco e nove assessori, ribadisco nove assessori, per sentirci dire che finalmente si sta facendo quelle cose che oramai sono diventate necessarie e che non si poteva più rinviare. Non è una notizia. Posso capire la rivoluzione dei cassonetti a scomparsa, che già esiste in gran parte delle città virtuose italiane. Ma non capisco l’enfasi sulla rigenerazione urbana che sta partendo lentamente e che ci permetterà di ristrutturare qualche contenitore importante come le scuole Gabelli, dico ristrutturare, così come noi (amministrazione Antonio Prade) avevamo ristrutturato e reso antisismico il ponte degli Alpini, senza l’aiuto di leggi dello Stato come invece nel caso della Rigenerazione». Francesco Pingitore, anzichè leggere dell’ordinaria amministrazione, vorrebbe vedere progetti nuovi, idee innovatrice. «Fa più notizia che le nostre scuole comunali assieme alle strade di periferia, ancora non sono tirate a lucido. Si dovrebbe, per esempio, pensare anche a far tagliare l’erba attorno ad esse, come si vede alla scuola elementare di Cavarzano. La stessa cosa dicasi della rimozione dei pali della segnaletica scolastica rimasta in deposito dietro la scuola elementare di Mur di Carola, come si nota dalla foto». Qual è la situazione che propone Pingitore? «Ogni anno, alla chiusura delle scuole, bisognerebbe iniziare a sistemare i giardini, el zone verdi delle scuole, provvedere alle piccole, ma necessarie manutenzioni. Occuparsi delle asfaltature e di raccogliere le eventuali ramaglie o erbacce dai muretti e dal ciglio della strade Queste conclude il consigliere del Patto Belluno Dolomiti sarebbero cose molte apprezzate.gazzettino 1.11.19